Italia, paese a rischio sismico
Il Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG, Lorenzo Benedetto, ha fornito un interessante contributo sul fenomeno sismico dell’area relativa ai Campi Flegrei.
Di seguito un estratto dell’articolo pubblicato su www.dalsociale24.it:
Poche settimane fa i Campi Flegrei hanno tremato per il terremoto. Quali devono essere le misure di prevenzione da mettere in campo per affrontare il rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico in quell’area? E nell’intero Paese?
«I terremoti dell’area flegrea che si stanno verificando nell’ultimo periodo, sono legati al fenomeno del bradisismo che attualmente vede in corso una fase di sollevamento del suolo. A partire dalla metà di ottobre, il valore medio della velocità di sollevamento, nell’area di massima deformazione, è di circa 4 mm/mese, significativamente più ridotto rispetto al valore medio registrato a settembre che era di circa 15 mm/mese. In generale il rischio sismico rappresenta la misura dei danni attesi in termini di vittime, danni alle costruzioni e costi diretti e indiretti a seguito di un terremoto. L’elevato rischio che interessa gran parte del nostro paese, compresa la zona flegrea, deriva dalla combinazione di tre fattori: la pericolosità medio-alta che è data dalla probabilità che si verifichi un terremoto in una data area con una certa frequenza ed intensità, la vulnerabilità molto elevata legata alla fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale e produttivo e dalla esposizione altissima derivante dall’elevata densità abitativa ed al fatto di avere un patrimonio storico ed artistico unico al mondo.»