Università, Geologi e Protezione Civile a confronto: valutare la suscettività dinamica al dissesto in aree percorse da incendio.
Questa mattina, nella sede della Direzione Generale della Protezione Civile della Sardegna, è stata presentata una proposta metodologica per la valutazione della suscettività dinamica al dissesto in aree percorse da incendio, utilizzando come caso studio le aree di Santu Lussurgiu, del Montiferru e della Sardegna centro-occidentale, duramente colpite dagli incendi dell’estate 2021. Autori della proposta i neolaureati Giuseppina Pintus e Francesco Gallittu, coordinati dalla professoressa Stefania Da Pelo del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Geologiche dell’Università degli Studi di Cagliari. La dottoressa Pintus ha illustrato i punti principali dello studio, per il quale sono stati utilizzati anche i droni e i software di modellazione idrogeologica SWAT e Rockyfor3D. L’obiettivo del lavoro è stato quello di valutare la suscettività dinamica al dissesto idrogeologico in aree percorse da incendio, realizzando carte di pericolosità dinamiche che tengano conto delle variazioni che può subire un territorio a seguito di un incendio.
La Professoressa Da Pelo ha precisato che la proposta ha delle evidenze dal punto di vista qualitativo, e ha sottolineato quanto sia importante l’attività sul campo per verificarne l’applicabilità anche dal punto di vista quantitativo, in modo da avere un’utilità anche in ottica di pianificazione territoriale.
Alla presentazione hanno partecipato Lorenzo Benedetto, presidente della Fondazione Centro Studi Consiglio Nazionale dei Geologi, Davide Boneddu, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Sardegna, Carlo Cassaniti Geologo & Disaster Manager e Cataldo Cannillo, Consigliere dell’Ordine dei Geologi che hanno concordato sull’importanza di aggiornare la cartografia, e sulla necessità di inserire anche lavori come questo nel PAI. Per la Direzione Generale ha partecipato una delegazione di geologi del Centro Funzionale Decentrato e il Direttore Generale Antonio Pasquale Belloi.
Il Direttore ha sottolineato quanto sia importante la collaborazione tra istituzioni che possano partecipare alla diffusione delle buone pratiche di Protezione Civile, ma anche quanto siano fondamentali i momenti di condivisione della conoscenza e delle professionalità come questi. “La Protezione Civile è aperta ai contributi che arrivano dall’Università e dalla ricerca, con la nuova riorganizzazione abbiamo dato particolare attenzione ai progetti di informazione per le scuole di ogni ordine e grado, perché siamo convinti che la divulgazione delle buone pratiche possa fare davvero la differenza, dalla scuola elementare fino all’università”.
L’incontro è stato organizzato dall’Ordine dei geologi della Sardegna e dalla Fondazione Centro Studi Consiglio Nazionale dei Geologi.